Cos'è l'analisi video, a cosa serve e come funziona

VIDEOSORVEGLIANZA

Parlando di telecamere in ambito di videosorveglianza, l'analisi video è un termine sempre più diffuso, che identifica una particolare funzionalità tecnica.

L'analisi video rappresenta una funzione molto interessante, sviluppata recentemente e implementata sui modelli di telecamera più avanzati.

Cos'è l'analisi video

Come ti ho spiegato, l'analisi video consiste in una funzionalità avanzata di carattere prettamente tecnologico che determina un valore aggiunto al sistema di videosorveglianza installato.

La video analisi è una funzione che permette alle telecamere di individuare e isolare determinati avvenimenti che avvengono durante la normale attività di videosorveglianza.

A cosa serve l'analisi video

Le recenti telecamere e videoregistratori di fascia alta sono equipaggiati con la video analisi la quale conferisce al sistema di videosorveglianza un valore aggiunto non indifferente, anzi direi quasi indispensabile se si intende utilizzare le telecamere come vero e proprio sistema di allarme e non solo per riprendere e registrare le riprese.

La video analisi (IVS in termini tecnici) sostituisce di fatto il vecchio sistema del "motion detection", la funzione che determinava la scelta di un'area personalizzata entro la quale se sconfinata, attivava avvisi tramite e-mail, sms o generava allarmi sonori se collegata una sirena.

Questo sistema del motion detection si basava sulla sensibilità della telecamera che rilevava una variazione di pixel all'interno della propria area di ripresa. Tale sistema non era (e ancora non è) affidabile in quanto la percentuale di "falsi allarmi" era altissima; basta una ragnatela, una foglia mossa dal vento o persino la variazione di luce per generare un una segnalazione di allarme. Il risultato era quello di ritrovarsi la casella di posta elettronica invasa da infiniti messaggi di allarme generati a causa di variazioni non significative sul sensore d'immagine dell'obiettivo e si doveva quindi testare e regolare la sensibilità delle telecamere in base a diversi fattori, quali ambiente, luce, piante, inclusi i piccoli animali domestici, gli insetti e i volatili.

L'introduzione dell'intelligenza artificiale (analisi video intelligente) ha permesso di risolvere tutte queste problematiche e rendere il monitoraggio molto affidabile con una percentuale di falsi allarmi vicina allo zero. Grazie ad essa un semplice sistema di videosorveglianza può svolgere le funzioni di un vero e proprio sistema di allarme se collegato ad una sirena bitonale, e può tutelare e difendere un perimetro svolgendo la funzione delle barriere antintrusione.

Come funziona l'analisi video

Le telecamere dotate di analisi video, se il videoregistratore la supporta, possono monitorare l'ambiente tenendo conto di determinati fattori impostati tramite il pannello di controllo del videoregistratore (DVR o NVR).

Possiamo disegnare un perimetro virtuale all'interno dell'area sorvegliata e attivare gli allarmi se una persona oltrepassa la linea di confine. I logaritmi della video analisi possono scremare l'intrusione e distinguere diverse categorie di soggetti. Possiamo distinguere intrusioni "umane" tralasciando invece il passaggio di animali, come anche fare scattare un allarme al passaggio di un veicolo. Tale sistema è praticamente immune dalle interferenze provocate da foglie, alberi, insetti, luce e altri oggetti casuali che possono ricadere all'interno della zona videosorvegliata.

La naturale evoluzione ha conferito a questa utilissima funzione il termine di analisi video intelligente.

Analisi video intelligente - AI

Un sistema dotato di analisi video intelligente, non si limita a isolare un determinato evento ma è in grado di distinguere un movimento o una variazione dell'inquadratura, trovando applicazione in diversi scenari.

È per esempio possibile determinare un preciso perimetro entro il quale abilitare un monitoraggio intelligente, che non solo genera un allarme in caso di superamento del confine impostato, ma è anche in grado di distinguere se si tratta di un oggetto oppure di un essere vivente, sulla base degli spostamenti rilevati.

Si può perfino abilitare una condizione in cui viene generato un allarme se uno o più soggetti attraversano un'area, una strada o un accesso, anche solo in una determinata direzione, consentendone invece il transito in quella opposta.

O ancora generare un allarme se un soggetto/oggetto sosta in uno spazio per un tempo prolungato, oltre un certo limite definibile a piacimento.

Insomma è possibile inserire delle linee e barriere virtuali all'interno dell'inquadratura e impostare di conseguenza allarmi e contromisure.

Tutte queste e altre funzioni avanzate, sono ampiamente utilizzate in complessi come aeroporti, stazioni, palazzi governativi, musei e in qualsiasi altro frangente sia richiesto un livello di sicurezza elevato e articolato.