Guida Videosorveglianza: tutto quello che c'è da sapere
VIDEOSORVEGLIANZA
Questa guida è dedicata alla videosorveglianza e ti spiegherò ogni aspetto relativo ad ogni singolo componente e dispositivo contemplato all'interno di un sistema di videosorveglianza, e perché sempre più persone si affidano ad essa per proteggere la propria abitazione o la propria azienda.

Cos'è un sistema di videosorveglianza
Un impianto di videosorveglianza consiste in un sistema composto da telecamere e dispositivi di memorizzazione di filmati, atto a riprendere e registrare ciò che avviene in una determinata area, sia interna che esterna.
L'installazione di un impianto di videosorveglianza è un'operazione molto più semplice di quel che si possa credere, a patto di avere le idee ben chiare sulle diverse tecnologie esistenti in base alla quale scegliere telecamere e videoregistratore.
Anche chi non ha la minima dimestichezza in questo settore può provvedere autonomamente a installare e configurare l'impianto di sicurezza per sorvegliare la propria abitazione o il luogo di lavoro.
Ma procediamo per gradi ed analizziamo i singoli componenti che caratterizzano un impianto di videosorveglianza sotto ogni aspetto.
COS'È LA VIDEOSORVEGLIANZA
Con questo termine viene inteso un sistema professionale composto da una o più telecamere, un DVR, e i cavi necessari per il collegamento, atto a filmare e registrare su un supporto fisico o virtuale le riprese delle telecamere, 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
Perché installare un impianto di videosorveglianza: vantaggi e svantaggi
Un sistema di videosorveglianza funge prima di tutto da deterrente verso i malintenzionati e consente di mantenere un determinato luogo costantemente monitorato, anche a distanza.
Qualsiasi cosa avvenga nel campo di ripresa delle telecamere, viene registrato e salvato, rendendo disponibile la visione dei filmati a posteriori.
L'utilità di un sistema di videosorveglianza risiede nel fatto di poter appunto contare, in caso di bisogno, sui filmati salvati e consultabili in ogni momento, se non ancora sovrascritti.
Grazie alle registrazioni infatti, in caso di effrazione, danneggiamenti, sarà possibile prendere visione dell'accaduto ed eventualmente risalire ai responsabili, esaminando i video delle registrazioni salvate dal DVR (videoregistratore).
Le telecamere installate in punti strategici del sito da controllare, convergono tutte al videoregistratore (DVR) che provvederà a salvare le immagini riprese su uno o più dischi fissi al suo interno oppure su cloud.

LA CONVENIENZA DI UN SISTEMA DI VIDEOSORVEGLIANZA
Installare un buon impianto di sicurezza basato su telecamere è relativamente semplice e per niente dispendioso, ma il costo è proporzionale ai componenti selezionati per la realizzazione dell'impianto.
I vantaggi di un sistema di videosorveglianza risultano subito evidenti:
Costituisce il miglior deterrente contro i furti, e consente di controllare in diretta da qualunque luogo ci si trovi, la propria abitazione, sapendo di poter contare sui filmati delle telecamere registrati dal DVR per ogni evenienza.
Gli svantaggi sono pressoché inesistenti, poiché anche il costo da affrontare per installare e rendere operativo un impianto di videosorveglianza completo non si discosta molto da quello di un normale sistema antifurto.
Inoltre un sistema a circuito chiuso può essere perfettamente integrato con sirene di allarme e sensori perimetrali antintrusione e soprattutto può essere gestito a distanza in via remota.
Cosa serve per realizzare un impianto di videosorveglianza
Analizziamo ora i componenti necessari per un'installazione completa e funzionale di un sistema di sicurezza professionale.
Il primo fattore da considerare è che la scelta delle telecamere devono avvenire in base alle caratteristiche del luogo da sorvegliare.
In base a questo si scelgono le caratteristiche delle telecamere da installare.
I recenti modelli dotati della funzione di Motion detection, sanno distinguere una figura umana da quella di un animale, e di conseguenza inviano messaggi di allarme solo in caso di effrazione.
Componenti per realizzare un impianto di videosorveglianza
Vediamo cosa serve per creare un impianto di ripresa completo, considerando anche uno switch di rete nel caso che l'NVR non disponga degli ingressi necessari per collegare le telecamere.- Router (linea adsl o fibra ottica)
- Telecamere
- Basi di collegamento
- DVR
- Hard disk
- Cavo
- Connettori
- Monitor
- Switch di rete (facoltativo)
- Cartello di avviso
LE DIVERSE TECNOLOGIE DISPONIBILI SU CUI BASARE L'IMPIANTO DI VIDEOSORVEGLIANZA
Esistono diverse tecnologie a cui affidarsi, ma concentriamoci solo su quelli degni di nota, ovvero la tecnologia analogica AHD e quella di rete IP.
QUAL È LA DIFFERENZA TRA AHD ED IP?
Considerando l'aspetto pratico non esiste alcuna differenza degna di nota tra la tecnologia AHD e quella IP. Non più.
Entrambe le soluzioni garantiscono risultati eccellenti sotto ogni punto di vista e si equivalgono anche sotto l'aspetto della risoluzione d'immagine.
La scelta della tecnologia di cui avvalersi incide sulla scelta dei componenti e del cavo di collegamento.
Per cui prima di tutto dovrai stabilire se scegliere telecamere analogiche oppure di rete.
In base a questa decisone selezionerai i componenti adatti.

COME PROCEDERE PER INSTALLARE UN IMPIANTO DI VIDEOSORVEGLIANZA
Vediamo ora come procedere correttamente alla realizzazione di un sistema di videosorveglianza, indipendentemente che sia destinato alla propria abitazione, all'azienda, a un parcheggio, o altro.
La primissima cosa da fare è valutare quante telecamere sono necessarie per monitorare in modo adeguato tutto il perimetro e oltre, della nostra proprietà. Consiglio di considerare come margine una o due telecamere in più rispetto a quanto preventivato, nel caso un domani si renda necessario aggiungerne altre.
Dico questo perché in base al numero delle telecamere si deve scegliere il DVR adeguato. Approfondirò questo discorso più avanti nell'articolo.
Il numero di telecamere da installare dipende molto alla morfologia del luogo da proteggere; occorre valutare la disposizione della struttura da controllare, le distanze, i punti ciechi ed eventuali ostacoli.
Solitamente si tendono a montare due telecamere incrociate per ogni lato da videosorvegliare, in modo che una protegga l'altra da eventuali tentativi di manomissione.
Come ti ho accennato gli impianti di videosorveglianza si basano principalmente su due tipi di tecnologie, quella di rete (IP) e quella analogica (AHD).
Infatti esistono DVR per entrambe le tecnologie, e telecamere analogiche AHD e di rete IP.

DVR analogico a 8 canali per telecamere AHD
Come dicevo, tutte le telecamere, filari ed eventualmente anche WI-FI, devono essere collegate al DVR (indipendentemente che sia analogico, di rete o ibrido), che a sua volta andrà a collegarsi al router, al fine di essere raggiunto da remoto tramite internet.
Nel caso di NVR puri che presentano una sola porta LAN RG45, questa andrà collegata ad uno switch di rete insieme alle telecamere; naturalmente una porta dello switch si congiungerà al router.
TECNOLOGIA AHD E IP
Un tempo gli impianti si basavano esclusivamente su telecamere di tipo analogico che consentivano registrazioni di qualità tutt'altro che buona.
Poi, negli anni, è subentrata la tecnologia di rete, con l'impiego di telecamere ip, le quali garantivano una qualità molto più alta rispetto al tradizionale impianto analogico, con risoluzioni di immagine molto maggiori. Ora la tecnologia analogica è riuscita a portarsi praticamente alla pari con quella ip, assicurando qualità e prestazioni eccezionali con risoluzioni analoghe.
Questa evoluzione prende il nome di AHD, ovvero Analogic High Definition (alta definizione analogica).
Ora la tecnologia AHD raggiunge risoluzioni di 5 mega pixel e oltre, equiparando in tutto e per tutto le telecamere di rete.
Un vantaggio da non sottovalutare del sistema AHD è che consente di utilizzare telecamere di ultima generazione, abbinate ad un vecchio un impianto già esistente; infatti il cablaggio è pienamente compatibile.
Quando prima ho accennato al fatto che occorre decidere se usufruire di telecamere di rete oppure ahd, è semplicemente perché in base a tale scelta, occorre selezionare il DVR (videoregistratore) adeguato.

LE TELECAMERE
Ovviamente le telecamere svolgono il ruolo primario in un sistema di videosorveglianza.
Tecnologia a parte, le telecamere attuali sono dei veri e propri gioielli tecnologici e possono essere equipaggiate con sistemi e funzionalità di altissimo livello, che consentono prestazioni eccezionali, neanche lontanamente paragonabili ai modelli di alcuni anni fa.
La scelta del modello di telecamera da installare dipende da cosa deve sorvegliare.
Se devo riprendere un piccolo giardino, la maggior parte dei modelli fissi risulterà adeguato; inutile installare un modello PTZ speed dome per intenderci. Viceversa se dobbiamo riprendere una zona vasta, come per esempio un ampio giardino o un parcheggio, possiamo valutare una telecamera PTZ, orientabile a 360° e dotata di un potente zoom, potrebbe essere la scelta più adatta.
Ormai tutte le moderne telecamere sono dotate di led che consentono una visione notturna a diverse decine di metri.
AHD - Analogic High Definition
Le telecamere AHD, ovvero Analogiche ad alta definizione, sono telecamere analogiche ad alta risoluzione collegate tramite cavo coassiale RG59 e si possono pienamente adattare ad un impianto preesistente, consentendo l'utilizzo del precedente cablaggio ma ottenendo comunque un notevole salto di qualità sostituendo solo le telecamere.
Con l'avvento dell'alta definizione queste telecamere sono in grado di raggiungere risoluzioni altissime, quasi al pari di quelle IP.
IP Internet -Protocol
Le telecamere di rete possono presentare le medesime caratteristiche di quelle analogiche, ma il loro collegamento al DVR avviene tramite il cavo di rete.
L'installazione di dispositivi di rete può risultare leggermente più complicata rispetto a quella analogica, ma nulla di trascendentale.
Forse l'aspetto più importante da considerare è il calcolo della quantità di banda a disposizione.
Caratteristiche e funzionalità delle telecamere
Esistono in commercio molti modelli di telecamere, da quelle economiche a quelle più costose.
Ma che differenza c'è tra una telecamera e un'altra?
Iniziamo a dire che le telecamere da pochi soldi non possono competere con i modelli più professionali, ma possono essere installate per scopi in cui la qualità non è indispensabile.
Se devo ad esempio verificare se ho lasciato aperto il garage dopo essere uscito, inutile servirsi di una telecamera costosa e prestazionale.
I modelli più professionali presentano caratteristiche strutturali e operative ben differenti. Vediamone alcune.
L'elemento discriminante tra una telecamera professionale e una economica, è rappresentato dal sensore ottico che monta.
Un sensore d'immagine di altissimo livello, come ad esempio il Sony Starvis con tecnologia Starlight, restituisce una qualità eccezionale soprattutto in condizioni di scarsa luminosità.
Sarà inoltre dotata di un doppio vetro antiriflesso, e di una scocca in alluminio perfettamente stagna.
I modelli più avanzati sono equipaggiati con funzionalità atte a migliorare la resa dell'immagine.

Starlight
I sensori con tecnologia Starlight, come il Sony Starvis presentano un'elevatissima sensibilità alla luce e sono in grado di restituire immagini a colori anche in condizioni di scarsissima luce. Sono ottimizzati per sfruttare la minima risorsa luminosa presente nell'ambiente.
WDR
Tale funzione compensa la luminosità nelle aree di forte contrasto, quando l'obiettivo riprende in contro luce.

Analisi video
Tale funzione implementata sui modelli di punta consente di isolare il verificarsi di un evento, rendendolo immediatamente disponibile senza doverlo cercare all'interno di ore e ore di filmato.
Ultra 3DNR
Aiuta la qualità e la nitidezza delle immagini riprese in condizioni di scarsa luminosità con gli IR (led infrarossi) attivi.

Audio / Speaker
Alcuni modelli di telecamere incorporano un microfono ambientale grazie al quale è possibile ascoltare ciò che avviene sul posto, e di poter comunicare grazie a un altoparlante anch'esso incorporato nel dispositivo.
Cloud storage
Alcune telecamere definite Stand alone, ovvero indipendenti, possono essere installate da sole senza essere collegate ad alcun DVR, e registrare direttamente su memoria micro SD oppure su un cloud.
Illuminatori IR
Ormai tutte le telecamere da esterno sono dotate di illuminatori infrarossi (IR) che consentono la visione anche al buio.
I led IR Array più potenti possono riprendere al buio anche a una distanza superiore ai cento metri.
Solitamente al buio le immagini riprese risultano in bianco e nero, poiché la mancanza di luce non consente di filtrare i colori.
Telecamere Dome e Bullet
Le telecamere da videosorveglianza sono predisposte per essere installate a parete o a soffitto, indipendentemente dalla loro forma.
Infatti possono assumere la caratteristica forma "bullet", oppure quella "dome":
Tale caratteristica è puramente estetica e uno specifico modello di telecamera può presentarsi sia sottoforma bullet che dome:

Dome
Considerazione personale pratica:
è mia opinione prediligere i modelli dome rispetto a quelli di forma tradizionale.
Oltre a risultare più compatti e forse più discreti, rendono la loro manomissione più complicata; prova a pensarci: sarebbe sufficiente gettare uno straccio appendendolo su una scocca tradizionale per occultare la ripresa. Cosa invece impossibile con un modello dome.

Bullet
Telecamere a focale fissa o variabile
Una telecamera può presentare un obiettivo a focale fissa, ovvero la distanza e di conseguenza l'ampiezza di ripresa non può essere modificata, oppure disporre di un valore di range modificabile automaticamente oppure manualmente.
Solitamente una focale fissa corrisponde a 3.6 mm mentre una focale variabile va dai 2.7 ai 13 mm.
Lo zoom
La funzione zoom è utilissima per avvicinare soggetti distanti. Gli obiettivi installati su modelli tradizionali, sia dome che bullet, possono offrire uno zoom ottico (reale) di 3X, e uno zoom digitale (ottenuto per interpolazione) di ulteriore 4X.

Obiettivo autofocus
Una comoda opzione è la funzione di autofocus presente su molte focali.
Mettono a fuoco il campo di ripresa sfruttando una profondità di campo elevata, e non richiedono una messa a fuoco manuale.
Auto tracking
Questa funzione consente alla telecamera di seguire costantemente un determinato soggetto che si muove all'interno dell'area ripresa, mantenendolo a fuoco e di segnalarne la presenza.
Face detection
Rappresenta un valore aggiunto che ultimamente si è molto evoluto.
In pratica il software è in grado di individuare e di distinguere un volto umano confrontandolo con i dati contenuti in un database.
Molto utilizzato in strutture quali aeroporti e stazioni, consente alle autorità di individuare una persona ricercata, per mezzo di una sofisticata analisi facciale svolta grazie all'ausilio di algoritmi sempre più avanzati.
Motion detection
Funzione che se abilitata, attiva la registrazione solo in caso di rilevamento di movimento.
In sostanza per risparmiare risorse e spazio di archiviazione, il dispositivo inizia a registrare solo se un soggetto o un oggetto invade l'area ripresa, e la interrompe dopo un periodo di inattività impostabile dall'amministratore di sistema.
Sempre più sofisticata, questa tecnica consente ora di distinguere la sagoma di un animale da quella umana, e di conseguenza generare o meno in allarme.
Telecamere PTZ
Alcune telecamere più performanti sono definite PTZ (Pan Tilt Zoom) a indicare che l'obiettivo è orientabile sull'asse orizzontale (Pan), verticale (Tilt) e in profondità (Zoom).
Questi modelli si possono dirigere a piacimento in ogni direzione agendo sui comandi presenti all'interno dell'interfaccia DVR, oppure tramite joystick.

Telecamere PTZ speed dome
Come i precedenti modelli PTZ, questi sono i più performanti in assoluto.
Si definiscono PTZ speed dome quei dispositivi di dimensioni piuttosto grandi, che possono essere orientati in ogni direzione, presentano uno zoom molto spinto, generalmente dai 25X ai 45X, e sono in grado di muoversi molto rapidamente con una messa a fuoco automatica quasi istantanea del soggetto.
Trattandosi di modelli costosi sono spesso equipaggiati con le migliori funzionalità, quali auto tracking, video analisi, face detection e quant'altro.

Telecamere WI-FI
Del tutto identiche ai modelli filari, possono essere collegate al router in modalità wireless.
L'evidente vantaggio è che non occorre tirare cavi di collegamento.
Di contro, è sempre preferibile installare telecamere cablate, la cui efficienza non è influenzata da fattori esterni, quali agenti atmosferici, ostacoli e onde radio.
Dispositivi di rete PoE
Avrai sentito parlare di telecamere PoE, ovvero Power over Ethernet, prerogativa dei sistemi IP.
Come è logico ogni telecamera per poter funzionare, oltre a erogare il segnale video, necessita di essere alimentata con la normale corrente a 220V.
Essendo dotata di ingresso video e di alimentazione, entrambi i cavi devono giungere alla telecamera,
La tecnologia PoE consente di trasportare l'alimentazione e il segnale video tramite un unico cavo di rete.
Il vantaggio di questa tecnologia è notevole in termini di comodità e logistica.
Anche per impianti analogici (AHD) esiste una soluzione; basta utilizzare u cavo RG59+2:
Si tratta di un cavo RG59 racchiuso in una guaina insieme a due cavetti da 0.50 destinati all'alimentazione.

Power over Ethernet
CASSETTE O BASI DI DERIVAZIONE
Sono considerati accessori ma ricoprono un ruolo importantissimo.
Sono quei contenitori stagni che hanno la funzione di racchiudere i connettori delle telecamere, ovvero il punto di giunzione tra cavo e telecamera. E' sempre preferibile proteggere le connessioni tra telecamera e cavo da umidità, agenti atmosferici e polvere.
Se non si utilizzano queste apposite basi, specifiche per ogni modello di telecamera, si dovranno utilizzare delle scatolette di derivazioni elettriche, ma non si possono lasciare gli spinotti di collegamento esposti senza una minima protezione.
Base per telecamera
Questi connettori vanno ben protetti soprattutto da agenti atmosferici e umidità.
Senza installare anti estetiche scatolette di derivazione elettrica, che stonerebbero in un contesto domestico, esistono delle estensioni da porre alla base della telecamera, delle sorte di involucri che hanno proprio la funzione di contenere i connettori di giunzione:
A mio avviso le basi per telecamere rappresentano la soluzione migliore da adottare:

Dome su base di derivazione
Il VIDEOREGISTRATORE
Il DVR Digital Video Recorder, o videoregistratore digitale, rappresenta il vero cuore del sistema.
Si tratta di un videoregistratore in formato digitale che può ospitare al suo interno uno o due hard disk su cui vengono salvate le registrazioni delle telecamere.
Nel videoregistratore è precaricato anche il software necessario a svolgere tutte le operazioni di impostazione e gestione dell'impianto.
Questo dispositivo, nel tempo ha modificato il nome in base alla tecnologia di appartenenza.
Come per le telecamere, anche il DVR deve essere selezionato in base alla tecnologia AHD oppure IP.
L'evoluzione ha portato allo sviluppo di videoregistratori adattabili alle diverse circostanze.
Il DVR
Questo videoregistratore è definito semplicemente DVR (Drive Video Recorder) in caso di impiego di telecamere AHD. Infatti è dotato di connettori BNC per il collegamento di telecamere analogiche (AHD).
Sono stati prodotti videoregistratori cosiddetti IBRIDI in grado di gestire contemporaneamente telecamere AHD, IP e anche altre di tecnologie minori.

DVR analogico con ingressi BNC
Definiti XVR o anche HVR, i videorecorder ibridi sono i più diffusi.
Ormai i dvr puri, ovvero dotati di soli connettori BNC, tendono a scomparire dal mercato, sostituiti da dvr che oltre a permettere connessioni con telecamere analogiche tramite ingressi BNC, sono dotati anche di una porta di rete (RJ45), per consentire appunto di collegarvi dispositivi di rete.
XVR / HVR
Un videoregistratore dotato sia di ingressi analogici tramite connettori BNC, che di porta LAN per collegare uno switch di rete, viene definito XVR oppure HVR, che sta ad indicare un videoregistratore IBRIDO.
Questo tipo di dispositivo rappresenta tutto sommato la scelta migliore in quanto consente di collegare e sfruttare entrambe le tecnologie, per cui per il nostro impianto possiamo avvalerci di nuove telecamere ip, ed eventualmente anche impiegare vecchie telecamere analogiche provenienti da impianti dismessi.

XVR ibrido a 8 canali analogici
Essendo un XVR o HVR dotato di un solo ingresso di rete, per potervi collegare più telecamere ip è necessario utilizzare uno switch di rete, dotato di tante porte quante sono le telecamere da collegarvi.

Connettore BNC
NVR
Viene invece definito NVR (Network Video Recorder) un videoregistratore espressamente progettato per collegarvi telecamere di rete.
Tale videoregistratore sarà infatti dotato solamente di ingressi di rete (porta RJ45) oppure di una sola porta di rete, al quale andrà connesso uno switch di rete che si interfaccerà con le telecamere ip.
Per esperienza personale, posso affermare che un NVR puro è da preferire rispetto ad un DVR ibrido, in quanto è in grado di dedicare alle telecamere di rete una maggior quantità di banda.

NVR puro a 16 canali
Il CAVO
Nella videosorveglianza si utilizzano due tipologie di cavo per collegare le telecamere:
il cavo coassiale RG59 nel caso di telecamere AHD, oppure un normale cavo di rete LAN, se si tratta di telecamere IP.
Esistono cavi RG59 abbinati a una coppia di cavetti dedicati all'alimentazione della telecamera:

Cavo RG59 + 2 cavetti per l'alimentazione
In alternativa unitamente all'impiego di telecamere di rete dotate di wi-fi, sarà possibile collegare i dispositivi sfruttando questo segnale escludendo l'ingombro dei cavi, anche se tale soluzione, salvo poche eccezioni, non garantisce la qualità di un sistema cablato.
Per impianti collocati in aree esterne è consigliabile l'utilizzo di cavi ad alta protezione, garantiti contro usura ed agenti atmosferici.
Questi cavi sono composti dalle classiche quattro coppie di cavetti intrecciati che caratterizzano tutti cavi lan, e separate da un'anima di materiale plastico e molto resistente e rivestite da una schermatura singola. Il tutto avvolto dalla consueta guaina esterna, ricoperta a sua volta da un'altra guaina di colore nero molto robusta e rigida, che garantisce un'alta resistenza.
Data questa particolare robustezza, il cavo risulta piuttosto rigido e poco incline ad adattarsi a curve an angoli stretti durante la posa.

Connettori F per alimentazione
NOTA:
è anche possibile impiegare un cavo LAN per collegare telecamere analogiche. Infatti con un singolo cavo di rete è possibile collegare due telecamere; due cavi per l'alimentazione e due per portare il segnale video.
Questa soluzione precede però l'utilizzo di una coppia di balun alle estremità del cavo. Inoltre tale collegamento risulta molto problematico data la fragilità e l'alta sensibilità dei contatti.
La stesura dei cavi di collegamento nella realizzazione dell'impianto rappresenta la fase più delicata e cruciale, quella più impegnativa e preoccupante.
Se la posa coinvolge un edificio ancora in fase di realizzazione tutto risulta più semplice perché si possono predisporre i passaggi all'interno dei muri. Più problematico invece posare i cablaggi in un contesto già abitato.
Si decide la posizione in cui installare le telecamere, solitamente negli angoli o alle estremità di muri/soffitti o proprietà, e successivamente si valuta dove posizionare il router della linea e soprattutto il DVR.
Tutte le telecamere dovranno convergere al DVR, che a sua volta si collegherà tramite in cavo di rete al router; tale collegamento permetterà di raggiungere le telecamere da remoto tramite l'app dedicata.
ACCESSORI
Per accessori si intendono quei componenti che vanno ad integrare il sistema di videosorveglianza, come gli alimentatori, microfoni ambientali e basi per telecamere.

Coppia di Balun passivi
Il ROUTER
In realtà il router non costituisce un elemento fondamentale per implementare un sistema di videosorveglianza, ma è necessario per poter raggiungere le telecamere da remoto, tramite un qualsiasi computer o smartphone collegato alla rete internet.
Il router è inoltre fondamentale in caso di installazione di telecamere di rete in modalità wi-fi.
Qualunque router, sia fornito dall'ISP che acquistato privatamente, risulterà idoneo per visualizzare le telecamere da remoto.
Il costo di un impianto di videosorveglianza
Ora affrontiamo l'argomento più delicato e importante, ovvero la spesa necessaria per installare un impianto di videosorveglianza professionale e completo in ogni sua parte.
La spesa che un sistema di videosorveglianza comporta, può essere equiparata a quella di un tradizionale sistema di allarme, ma certo molto dipende dal modello di telecamere e DVR impiegati nell'installazione.
Il prezzo delle telecamere varia in base alle caratteristiche e alla tecnologia di cui si avvalgono, che può far slittare il loro costo da poche decine di euro a qualche centinaio.
Un impianto di sorveglianza può anche essere integrato con un sistema di allarme tradizionale, e collegato in modo da interagire con la sirena dell'impianto esistente.
I migliori DVR sono predisposti per ricevere e inviare segnali di allarme quali sms ed e-mail, ad attivare una sirena in caso di effrazione, o accendere fari di illuminazione e tante altre cose.
Ormai tutte le telecamere, sia di rete che analogiche permettono di visualizzare le immagini da remoto anche tramite smartphone. Basta scaricare e installare l'app corretta e configurare il proprio DVR.

App Xmeye
Quanto costa installare un impianto di videosorveglianza
Il costo minimo per un impianto composto da 4 telecamere AHD da 5MPX si aggira attorno ai 600/700 €.
Considerando telecamere analogiche tradizionali ad altissima risoluzione, di buona qualità ma prive di funzionalità aggiuntive, e un DVR a 4 o 8 canali, con una matassa di cavo RG59 e i connettori necessari al collegamento, più le basi di giunzione per le telecamere per contenere i connettori, la spesa non è eccessiva, considerando i vantaggi che offre.
Nel caso propendessimo per telecamere IP, la spesa non varia di molto, poiché basterà sostituire il cavo RG59 con un cavo di rete dal costo equivalente e il DVR dotato di ingressi LAN invece che BNC:

NVR
Diverso invece se si installano prodotti top di gamma.
Se si opta per delle telecamere dotate di tecnologia Starlight abbinate al sensore ottico Sony Starvis ed equipaggiate con funzioni aggiuntive atte a migliorare la qualità delle immagini in ogni circostanza di ripresa, allora una singola telecamera può costare 250€.
Oltre al costo del materiale bisogna poi aggiungere quello per la mano d'opera dell'installazione, preventivabile sulla base di un sopralluogo, ma che varia dai 150 ai 250€ comprensivi di montaggio, installazione e configurazione.
Ma installare un sistema di sorveglianza non è complicato, e una volta acquistato il materiale puoi arrangiarti in totale autonomia per ciò che concerne l'installazione.
Basterà posizionare e collegare il cavo alle telecamere e al DVR, e disponendo di un pò di manualità non avrai problemi.
Comunque se hai dubbi o vuoi ricevere qualsiasi informazione in merito, scrivimi e ti fornirò tuto l'aiuto di cui necessiti.
Posso consigliarti di rivolgerti al sito di Boracino.com, che oltre a fornire ogni tipo di prodotto garantiscono un'assistenza completa al cliente pre e post vendita.
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