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Perché compare %20 nell'URL della pagina

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Risolviamo un dubbio che riguarda gli Url di alcune pagine web in cui compaiono caratteri strani, interposti tra una parola e l'altra.
Se ti stai chiedendo cosa sono e perché compaiono questi simboli nell'URL della pagina, ora te lo spiegherò, e la risposta ti risulterà particolarmente utile se sei un webmaster o comunque traffichi con le pagine web.

%20
 

Cosa sono i caratteri 20% presenti in un URL

Il web presenta un linguaggio proprio e di conseguenza gli URL, ovvero gli indirizzi internet di una pagina, devono rispettare alcune condizioni.
Se compare il simbolo 20% all'interno di un indirizzo internet, significa che è presente un errore nell'URL della pagina, ovvero che è stata caricata online con un "titolo" scritto in modo errato, non conforme al linguaggio web.

Linguaggio web e codice 20% all'interno di un URL
Un URL rappresenta un indirizzo web univoco a cui corrisponde una risorsa, come ad esempio una pagina o anche un file.
Tramite il suo indirizzo è possibile reperire tale risorsa online, digitandolo direttamente nella barra degli indirizzi oppure a seguito di una ricerca.
È buona regola, quando si crea una pagina web, utilizzare solo caratteri codificati secondo lo standard americano ASCII, anche in un'ottica di ottimizzare dell'URL per i motori di ricerca e l'attività SEO.

 

Cos'è lo standard ASCII

Si tratta di un riferimento per lo scambio di informazioni online, un codice per la codifica dei caratteri, implementato dall'American National Standards Institute nel 1968.
In sostanza non è nulla di particolarmente complicato, ma determina quali caratteri sono ammessi all'interno del linguaggio web e quelli invece che vanno evitati in quanto non compatibili.
Se si inserisce all'interno del titolo di una pagina web un carattere NON ASCII, ecco che nell'URL vedremo simboli strani tra una parola e l'altra.
Il codice ASCII prevede l'utilizzo di lettere e numeri, ma non di alcuni caratteri definiti "speciali".
 

Il simbolo %20 riconduce al carattere speciale "spazio"
La circostanza più comune che si manifesta, è quando il webmaster inserisce degli spazi tra una parola e l'altra all'interno dell'URL, che ti ricordo, non è altro che il titolo della pagina, che riconduce al suo indirizzo web.

Un indirizzo web (URL) corretto potrebbe essere il seguente: https://www.the-max.it/guide-informatiche.php
 
Un indirizzo web NON conforme, in quanto sono stati inseriti caratteri (inclusi gli spazi) non compatibili, può risultare il seguente:
 
Https://www.the-max.it/guide20%informatiche.php

 
In questo caso troviamo all'interno dell'URL il simbolo 20%, che corrisponde allo "spazio", perché la pagina è stata caricata online inserendo appunto uno spazio tra la parola guide e online, anziché utilizzare il trattino: https://www.the-max.it/guide online.php
 
La forma corretta è questa: https://www.the-max.it/guide-online.php

 
Il simbolo %20 all'interno di un URL
Il simbolo 20% viene inserito automaticamente quando c'è uno spazio vuoto tra un carattere e l'altro. Lo spazio è considerato un "carattere speciale", non conforme allo standard dASCII.
Ma il simbolo 20% non è l'unico. Esistono infatti molti altri simboli che il linguaggio web utilizza per sopperire alle incompatibilità ASCII.
Ecco alcuni caratteri speciali e relative traduzioni:

Caratteri      UTF-8
space             %20
!                    %21
“                    %22
#                   %23
$                   %24
%                  %25
&                   %26
‘                    %27
(                    %28
)                    %29


 
Per cui ora sai che quando compaiono dei simboli strani all'interno dell'URL di una pagina, è perchè non stati inseriti caratteri non compatibili con lo standard ASCII (ora UTF-8).

Molti software CMS oggigiorno provvedono automaticamente ad "aggiustare" gli URL non compatibili, o meglio, non ottimizzati per il web.
Ad esempio WordPress, come anche altri CMS, provvedono automaticamente a inserire il trattino quando si lascia uno spazio vuoto nell'URL. Analogamente provvede a eliminare gli accenti e gli apostrofi, in quanto non contemplati nello standard ASCII.
 
Compilare un URL con i caratteri corretti, ovvero rispettare le indicazioni ASCII /UTF-8, concorre a migliorare la qualità della pagina e soprattutto favorisce il lavoro di ricerca da parte dei motori.
 
Rispettare gli standard del WC3 (World Wide Web Consortium) ovvero l'ente che si occupa dell'evoluzione, del miglioramento e dell'espansione di internet, conferisce qualità ai contenuti caricati online e garantisce piena compatibilità e ottimizzazione con tutti gli standard annessi, tra cui l'interazione con i motori di ricerca.
 
ASCII e UTF-8
A titolo informativo, il successore di ASCII è l'UTF-8, divenuto lo standard di codifica principale di Unicode per il web secondo il W3C.





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